Vai al contenuto

Ansia

Tra i disturbi psicologici l’ansia è uno dei più diffusi nella popolazione. Alcune ricerche dimostrano che l’ansia (come lo stress) è presente anche negli animali.

In Italia l’ansia incide per la fetta più grande del consumo pro-capite di farmaci per il sistema nervoso, i cosiddetti psicofarmaci, nella misura del 50-60%.

Di rimedi per l’ansia (e lo stress) ne esistono parecchi: si va dai massaggi rilassanti allo shatzu, dallo yoga allo sport, dal footing alle corse in automobile o in moto. Poi c’è chi si abbuffa di cibo e chi va a fare shopping. Per le donne esiste anche la possibilità di andare dal parrucchiere. Chi fa uso di sostanze. Fra tutti i rimedi più o meno efficaci, i più dannosi (vista la loro incidenza in termini di frequenza) sono sicuramente l’alcol e il tabacco. Capita più spesso di quanto vorremmo, ma in una fetta consistente di percentuale, le persone che si sentono troppo ansiose finiscono con il fare uso di alcol, che diventa col tempo abuso per via del noto effetto di assuefazione dell’alcol. Alcuni pensano invece che una sigaretta distenda i nervi. Molti dicono fumo perché sono nervoso… Niente di più lontano dalla biologia. Fumando, infatti, si inietta nel corpo nicotina, uno stimolante molto attivo, oltre ad una miriade di altre sostanze nocive.

Ma, per tornare agli psicofarmaci, spesso viene fatto uso di un tipo di farmaco che si chiama benzodiazepina, ovvero una famiglia di molecole il cui scopo è quello di tranquillizzare il sistema nervoso centrale. Molte volte quando una persona accusa sintomi come il non riuscire a prendere sonno, va dal medico di famiglia e questi finisce con il prescrivere il tranquillante. Poi, dopo che la persona conosce dosi e procedura, se le autoprescrive al bisogno. Ma attenzione, le benzodiazepine portano assuefazione. Alcune  molecole, se viene interrotto bruscamente il trattamento, possono portare crisi di ansia e attacchi di panico in maniera esacerbata rispetto all’inizio del trattamento.